Nella puntata del 23 settembre di Pomeriggio 5, un uomo di nome Lorenzo Carbone ha ammesso di aver ucciso la madre in diretta tv: le reazioni.
Sta facendo molto rumore la confessione in diretta televisiva di Lorenzo Carbone, un uomo di 50 anni di Spezzano di Fiorano, nel modenese, che ha ammesso di aver ucciso la madre 80enne, Loretta Levrini, raccontando nell’intervista, realizzata da un inviato della trasmissione Pomeriggio 5, anche alcuni dei dettagli dell’omicidio della donna.
La confessione, fatta in lacrime e trasmessa da Canale 5 nel pomeriggio di ieri, 23 settembre, ha generato molte polemiche e c’è chi si è appellato all’Ordine dei Giornalisti, chiedendo provvedimenti nei confronti di chi è rimasto coinvolto in questa brutta pagina di televisione italiana. Ma Myrta Merlino, conduttrice di Pomeriggio 5, ha difeso la sua scelta, affermando di aver seguito la sua coscienza e professionalità.
Lo ha fatto in un’intervista concessa al Corriere della Sera, nella quale ha spiegato che in realtà Lorenzo Carbone era stato intercettato in precedenza e le sue parole erano state raccolte dall’inviato qualche minuto prima di andare in onda. Myrta Merlino ha precisato di aver tagliato i dettagli più crudi e di aver avvisato subito i carabinieri, i quali – appreso l’accaduto – hanno autorizzato la messa in onda delle immagini.
Poco dopo la realizzazione di quell’intervista, Lorenzo Carbone è stato arrestato dagli stessi militari dell’Arma, a cui ha ribadito la versione data davanti alle telecamere. La Merlino, da parte sua, ha nuovamente il proprio lavoro, sentenziando che a suo avviso, in questi casi, l’opinione pubblica ha il diritto di sapere e che in ogni caso, se si riproponesse qualcosa del genere rifarebbe tutto.
Ospite della trasmissione Pomeriggio 5, poco fa, è intervenuto su quanto accaduto l’ex capo dei RIS, Luciano Garofano, biologo ed ex generale dell’Arma, ma anche personaggio mediatico che è divenuto famoso per aver contribuito a risolvere alcuni dei cold case più noti dell’ultimo quarto di secolo, dalla strage di Erba al caso Cogne, fino ai delitti di Garlasco e Novi Ligure e all’arresto di Donato Bilancia.
Secondo Luciano Garofano, ci sarebbe ben poco da recriminare contro un certo modo di fare giornalismo e anzi ha ricordato che il caso Carretta venne risolto anche grazie alla confessione dell’assassino che aveva sterminato la sua famiglia, ai microfoni di Pino Rinaldi: “Questo è giornalismo televisivo”, ha sentenziato in diretta l’ex capo del Ris, autore di diversi saggi su quelli che definisce “delitti imperfetti”.
Sempre nel corso di Pomeriggio 5, è intervenuto Fabio Giuffrida, il cronista che ha intercettato e intervistato Lorenzo Carbone nella giornata di ieri, spiegando come l’uomo che ha ucciso la madre è ancora sotto shock per quello che è accaduto e che ha commesso. L’inviato di Pomeriggio 5 ha evidenziato come anche a detta dell’avvocato del matricida, l’uomo non volesse fuggire.
Secondo il legale, infatti, un fuggitivo non si sarebbe fatto trovare proprio sotto casa, dove se non fossero arrivati gli inviati di Pomeriggio 5, comunque da lì a poco si sarebbe palesata qualche pattuglia dei militari dell’Arma dei Carabinieri, avvisati magari da qualche vicino di casa. Giuffrida ha anche spiegato di essere stato anche egli a lungo interrogato con la sua troupe e di aver consegnato tutto il materiale registrato.
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