Strage familiare a Nuoro: un uomo ha prima sparato alla moglie Giusi Massetti, poi ai figli e al vicino, prima di suicidarsi.
Questa mattina a Nuoro, si è consumata una tragica strage familiare che ha lasciato un bilancio di tre morti e quattro feriti: le notizie che arrivano sono ancora molto frammentarie, ma stando alle prime ricostruzioni, l’autore del massacro è un uomo di 50 anni, Roberto Gleboni, un operaio forestale, che ha aperto il fuoco contro la propria famiglia e il vicino di casa.
La tragedia ha avuto inizio dopo una lite nella casa di famiglia in via Gonario Pinna: ancora da chiarire tutti gli aspetti dell’accaduto, ma secondo quanto emerge l’omicida sarebbe un operaio di Forestas e componente del direttivo territoriale e regionale della Fai Cisl, mentre l’unica vittima che sembra certa, la moglie Giusi Massetti, era una casalinga.
Chi sono le vittime della strage familiare di Nuoro
Le vittime della furia omicida dell’uomo sono state la moglie, Giusi Massetti, di 43 anni, e una seconda persona: dalle prime informazioni, non è chiaro chi sia l’altra vittima della furia omicida di Roberto Gleboni. La coppia aveva tre figli, di 13, 14 e 26 anni. La loro figlia maggiore, Martina, laureatasi nel 2022, sarebbe quella ferita in maniera più grave dal padre, il quale avrebbe colpito anche gli altri due figli.
Anche un vicino di casa, Paolo Sanna, che sarebbe il proprietario dell’appartamento in cui la famiglia abitava, dettaglio questo che emerge dalla stampa locale, ma non viene confermato dagli inquirenti, è stato colpito dopo il tentativo di intervenire, per fermare la mano omicida di Gleboni, probabilmente richiamato dai rumori degli spari provenienti dall’appartamento.
Dopo aver compiuto l’omicidio della moglie e di un’altra persona, la cui identità non viene confermata, Roberto Gleboni si è diretto verso l’abitazione della madre, dove ha sparato alla donna, ferendola gravemente alla testa. Infine, avrebbe rivolto un’arma contro se stesso, togliendosi la vita. Anche questo ultimo dettaglio non viene confermato ufficialmente.
Il gesto di Roberto Gleboni e le indagini
Dopo che è stato lanciato l’allarme, sui luoghi del massacro sono intervenuti immediatamente i carabinieri, insieme alle ambulanze del 118 che hanno trasportato i feriti all’ospedale San Francesco di Nuoro. Al momento, uno dei feriti risulta in condizioni critiche e l’intera zona dove si sono svolti i fatti è bloccata. Questo per impedire a curiosi e passanti di intralciare la scena del delitto.
La dinamica dell’accaduto è ancora in fase di approfondimento e come sottolineato non viene confermata ancora l’identità della seconda vittima di Roberto Gleboni. Sul posto sono arrivati anche il magistrato di turno e il medico legale per avviare le procedure necessarie. Non sono al momento nemmeno chiare le ragioni di un gesto tanto brutale. La città di Nuoro è sotto choc per l’accaduto.