Il principale sospettato nel caso Madeleine McCann si è vantato di aver rapito una bambina in Portogallo: la clamorosa svolta nel caso.
Durante un processo a Christian B., l’uomo che da diversi anni è il principale sospettato del rapimento e dell’omicidio di Maddie McCann, avvenuto in Portogallo nel 2007, è stato chiamato a testimoniare un ex compagno di cella, Laurentiu Codin. Il detenuto di origini romene ha dichiarato che l’uomo con cui condivideva la cella si era vantato di aver rapito una bambina in Portogallo.
Sempre secondo la testimonianza di Codin, Christian B. avrebbe spiegato di essere entrato in un appartamento alla ricerca di denaro, ma di aver trovato una bambina, che poi avrebbe rapito e infine ucciso. La bambina rapita sarebbe, stando ai riscontri avvenuti in tutti questi anni, proprio Maddie McCann, la piccola inglese che si trovava in vacanza con la famiglia in Portogallo.
La notizia viene riportata dai principali network internazionali e se dovesse essere confermata la testimonianza di Codin ci troveremmo di fronte a una clamorosa svolta nel caso della piccola inglese rapita in Portogallo. L’ex compagno di cella del presunto rapitore di Maddie McCann ha anche riferito di altri reati sessuali confessati da Christian B., compresi episodi di violenza contro donne e bambine.
In ogni caso, le parole di Codin dovranno ora trovare riscontro e verosimilmente a breve avrà luogo un incidente probatorio, nel frattempo, l’avvocato di Christian B. – detenuto da anni in Germania e già condannato per reati sessuali – ha negato le affermazioni del nuovo testimone di quello che è uno dei cold case che maggiormente ha coinvolto l’opinione pubblica internazionale, definendole contraddittorie.
In precedenza, la pubblica accusa avevano affermato di avere presumibilmente le prove che il pedofilo di 47 anni avrebbe rapito e ucciso Maddie McCann nel 2007. Da parte loro, gli investigatori di Braunschweig si sono ripetutamente rifiutati di rivelare le prove in loro possesso contro il pedofilo. Qualche mese fa, si era appreso che, stando ai riscontri, probabilmente la bimba è morta subito dopo il rapimento.
Il presunto rapitore e assassino della piccola ha ricevuto una condanna a sette anni nel dicembre 2019 per aver violentato una donna americana di 72 anni nel 2005 in Portogallo, ma ha fatto ricorso in appello. Attualmente sta scontando una condanna a 21 mesi dietro le sbarre per spaccio di droga e in passato era rimasto coinvolto in reati sessuali, ma si è sempre proclamato innocente.
In un’intervista del giugno scorso, il procuratore Hans Christian Wolters della Procura pubblica di Braunschweig, che sta conducendo le indagini sul sospettato, ha affermato: “La mia opinione personale è che abbia ucciso la bambina relativamente in fretta, forse ha abusato di lei e poi l’abbia uccisa”. Il procuratore si dice convinto che il sospettato abbia commesso altri reati.
Peraltro, Christian B., una ventina di anni fa, ha anche ricevuto una condanna a 2 anni di carcere minorile per abusi sessuali su una bambina nella città tedesca di Würzburg. Nonostante tutto lasci pensare che la piccola sia stata uccisa, in questi anni la famiglia non ha “perso la speranza” che sia viva, tant’è che le comprano ancora i regali di compleanno.
Occorre dire che il presunto pedofilo non è ancora formalmente accusato di aver rapito e ucciso Maddie McCann. Questo avviene nonostante da anni l’uomo sia ritenuto dall’opinione pubblica internazionale il rapitore e assassino della bambina. Sempre nei mesi scorsi, un investigatore privato ha fatto una rivelazione davvero clamorosa, ma che è ancora in attesa di riscontri.
Secondo Titus Stampa, questo il nome del detective privato, esisterebbe un account Hotmail che collegherebbe il pedofilo alla scomparsa di Maddie McCann, ma ha spiegato che sul contenuto di queste rivelazioni non può dire altro. Non si sa se le e-mail contengano video o foto, ma il detective spiega che in quell’account ci sarebbero le prove dell’omicidio.
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