“Parthenope”, il nuovo film di Paolo Sorrentino sta per approdare nelle sale cinematografiche: la protagonista è una figlia d’arte.
Nel maggio scorso, il nuovo capolavoro di Paolo Sorrentino veniva presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes. Nelle sale cinematografiche, invece, il film sarà distribuito il 24 ottobre prossimo, prima di approdare all’interno della piattaforma Netflix.
Sulla trama, le informazioni che siamo riusciti ad estrapolare sono davvero esigue. La pellicola che vede Sorrentino alla regia racconterà la storia di Parthenope, il cui nome si ricollega proprio alla città antica progenitrice di Napoli. Le vicissitudini raccontate nel film si sviluppano in un periodo compreso tra gli anni Cinquanta del Novecento e i nostri giorni.
La vera chicca del capolavoro presentato a Cannes, tuttavia, è racchiusa nell’attrice che interpreta Partheonope giovane. Parliamo di Celeste Dalla Porta. Classe 1997, originaria di Milano, non ti aspetteresti mai che questa promettente attrice, sconosciuta solo in apparenza, in realtà è una figlia d’arte.
Tutto su Celeste Dalla Porta: la protagonista di “Parthenope” è figlia d’arte
Con l’inizio dell’autunno, la voglia di piazzarsi davanti alla televisione per guardare le nostre serie tv preferite (qui per scoprire le ultime promosse dal pubblico Rai) o i nostri film del cuore torna a farsi sentire con prepotenza.
“Parthenope”, il film firmato da Paolo Sorrentino e prossimo ad uscire nelle sale, vede la giovane Celeste Dalla Porta vestire i panni della protagonista. Un’attrice nei confronti della quale la critica si è già espressa favorevolmente con lodi e apprezzamenti.
Figlia del contrabbassista jazz Paolino Dalla Porta e della fotografa Melina Mulas, Celeste, come ti anticipavamo, nasce in una famiglia intrisa di arte. Suo nonno, non a caso, era Ugo Mulas, famosissimo fotografo bresciano e frequentatore abituale del Bar Jamaica di Milano: un covo di ritrovo per artisti e intellettuali della città meneghina.
Diplomatasi al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, Dalla Porta si affaccia al mondo della moda e a quello del cinema pressoché in contemporanea. Il suo primo cortometraggio, “Cecità”, vede la firma di Niccolò Donatini.
La prima volta dell’attrice al Festival del Cinema di Venezia, invece, risale al 2022, quando fu protagonista della mini-serie “Red Mirror” realizzata per Campari. La svolta definitiva, nella sua carriera, arriva però in seguito all’incontro con il celebre regista napoletano.
Celeste Dalla Porta, cosa pensa di lei il regista Paolo Sorrentino
Il loro primo incontro avvenne sul set de “È stata la mano di Dio”. Celeste Dalla Porta, all’epoca ancora studentessa, recitò in una scena che poi, in fase di montaggio, venne tagliata. Il suo volto, però, sarebbe stato destinato a rimanere ben impresso nella memoria di Sorrentino.
Sarà proprio il regista napoletano a richiamarla quando, nella sua mente, balena l’idea della pellicola “Parthenope”. Di lei, Sorrentino parla in questi termini: “Ha un’attitudine agli accenti e una capacità di interpretare una 18enne come una 35enne, senza ricorrere ad artifici laboriosi“.
Gli elogi nei confronti della sua protagonista non terminano di certo qui. Il regista non ha infatti esitato a paragonare Dalla Porta all’iconica Stefania Sandrelli: “Me la ricorda, possiede il suo stesso dolore imperscrutabile“.
Sul regista, invece, la promettente attrice si è espressa così: “Mi ha detto di cercare la libertà in ogni scena e ciò coincide con lo spirito di Parthenope, che fa delle scelte che la portano a sbagliare, a riflettere, a rimanere sola“.