Maria Campai uccisa da un minorenne: si è ispirato al personaggio di una serie tv

Emergono particolari inquietanti sulla morte di Maria Campai: il 17enne che l’ha uccisa si sarebbe ispirato a un personaggio di una nota serie televisiva.

I nostri social network dicono molto di chi siamo e forse una maggiore attenzione al profilo Instagram del ragazzo di 17 anni che ha ucciso Maria Campai avrebbe aiutato a prevenire una tragedia che l’adolescente aveva in qualche modo annunciato. Studente di elettrotecnica e praticante di MMA, il giovane assassino ha incontrato Maria Campai, 42 anni, dopo averla contattata tramite un sito di incontri.

Dopo averla portata nel garage di famiglia, dove si allenava, l’ha uccisa, colpendola probabilmente con i pesi da palestra. Successivamente, ha cercato sul cellulare come occultare un cadavere e tentato di nasconderlo. Non ha mostrato segni di pentimento e ha affermato di voler provare cosa si sente uccidendo: dettagli sconcertanti a cui in queste ore se ne aggiungono altri.

Le ultime ore di vita di Maria Campai e le ricerche online del suo assassino

I suoi genitori credono che non abbia agito da solo, mentre la sorella della vittima, Roxana, ha riconosciuto il ragazzo dopo la scomparsa della donna: ha spiegato infatti di aver accompagnato lei Maria Campai all’appuntamento a Viadana e poi ha visto quel ragazzo, che dopo la scomparsa della sorella ha rivisto, stavolta mentre entrava in una farmacia.

A mettere i brividi sono tanti dettagli su questo omicidio, che sembra quasi la trama di un vecchio film di Oliver Stone, “Assassini nati”, che – per una sconcertante coincidenza – è uscito nelle sale il 23 settembre di trent’anni fa. Maria Campai invece è sparita nel nulla il 19 settembre scorso e il suo corpo senza vita è stato rinvenuto una settimana dopo, proprio grazie alle informazioni date dal suo assassino.

Il 17enne, si scopre ora, cercava sul web informazioni su come uccidere una persona a mani nude, ma non solo: aveva fatto molte ricerche su Giulia Cecchettin, la giovane uccisa dal fidanzato Filippo Turetta, e proprio a quest’ultimo aveva inneggiato il ragazzo sui social network. L’adolescente, inoltre, praticava arti marziali e un colpo da wrestler sarebbe stata la mossa risultata fatale alla povera Maria Campai.

Il post su Instagram in cui cita Brian Moser, il “cattivo” della serie Dexter

Inquieta anche un post pubblicato su Instagram dall’assassino di Maria Campai: alcune foto scattate in una palestra, lui è di spalle e scatta una serie di selfie allo specchio, in basso la didascalia è solo un nome e un cognome, “Brian Moser”. Nome e cognome che non dice molto se non si è conoscitori delle serie televisive e infatti si tratta di uno dei “cattivi” della fiction, in particolare di Dexter.

Brian Moser è il fratello biologico di Dexter Morgan, il protagonista della serie basata sui romanzi di Jeff Lindsay: si tratta di un killer senza alcuna regola morale, conosciuto anche come “Ice Truck Killer”, ovvero il killer del camion refrigerato. Entrambi i fratelli hanno assistito insieme alla brutale uccisione della loro madre da parte di trafficanti di droga quando erano molto piccoli.

Da allora, hanno avuto tutta una serie di traumi che ne hanno segnato la vita, ma mentre il protagonista della serie uccide solo chi ha commesso gravi crimini, Brian Moser – proprio come il 17enne che ha spiegato di voler provare il gusto di uccidere una persona – è un killer psicopatico che uccide per piacere. Proprio come nella realtà, un oscuro desiderio e bisogno di uccidere che ha sconvolto una comunità.