Tassa sul diesel, rischio prossimo aumento per milioni di automobilisti: ecco che cosa è stato stabilito al riguardo e quali sono le novità.
Tassazione uguale per i motori diesel e benzina. La revisione delle spese fiscali non ha comportato la cancellazione delle accise, ma nuove tasse. Nel Piano strutturale di bilancio varato dal Consiglio dei Ministri si parla di allineamento delle accise di gasolio e benzina, una più ampia revisione delle detrazioni e deduzioni fiscali.
Tra le misure economiche della prima manovra finanziaria, l’esecutivo negli anni passati ha dovuto prima ridurre e poi togliere il taglio alle accise voluto dal governo Draghi. La misura, attuata per fronteggiare i rincari dei prezzi dell’energia dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio del 2022, costava 730 milioni al mese.
Il prezzo della benzina oggi è di 72,8 centesimi al litro, mentre il prezzo del gasolio è di 61,7 centesimi al litro. Nel piano strutturale di bilancio per i prossimi sette anni compare il riallineamento, che si inserisce nel più generale taglio degli incentivi non sostenibili. Allineare il prezzo di benzina e gasolio, e togliere quindi lo sconto sul diesel, vorrebbe dire aumentare i costi per il sostenimento delle automobili.
I bonus e le agevolazioni per i trasporti non riuscirebbero a rimediare a un aumento dei prezzi di benzina e diesel. Il Piano strutturale di bilancio varato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri avanza la possibilità di un allineamento delle accise di gasolio e benzina. L’allineamento dei prezzi tra benzina e diesel potrebbe comunque volgere verso un livello intermedio tra i due costi attuali. Per lo Stato si tratterebbe di circa 38 miliardi. Questa cifra potrebbe, però, subire un calo con il blocco della produzione dei veicoli diesel e benzina a favore dell’elettrico.
«Il riordino delle spese fiscali consentirà di definire un sistema di agevolazioni basato sui principi di programmazione, selettività e monitoraggio ex ante, nel rispetto degli equilibri di bilancio di finanza pubblica». Così si legge nel Piano del Governo. La revisione delle spese fiscali, con detrazioni e crediti d’imposta, sarà una delle soluzioni per recuperare risorse per la prossima manovra, con l’intento di ricavare due miliardi di euro.
La produzione dei veicoli elettrici e il blocco delle vendite della auto a diesel e a benzina comporterà, però, una perdita di 3,8 miliardi al 2030 e di 9 miliardi di euro al 2040. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ipotizzato eventuali accise sui veicoli alimentati ad elettrico. L’Amministrazione procederà al monitoraggio del sistema di agevolazioni fiscali e alla creazione di piattaforme dedicate, per verificare in anticipo la sostenibilità finanziaria delle misure.
C'è tempo fino al 18 ottobre per presentare la domanda per lo Zaino Amico: scopriamo…
Terminato il periodo della Disoccupazione, cosa si può fare nel 2024 se nel frattempo non…
Non tutti potranno ricevere la Carta Dedicata a Te con ricarica da 500 euro nel…
Quando si parla di salute, la prevenzione è fondamentale, ma la metà degli italiani non…
Concorso INPS 2024, oltre duemila nuove assunzioni previste: tutte le informazioni sui requisiti e sulle…
Nuovi cambiamenti in vista con il Bonus Casa 2025: sarà tutto diverso e al posto…