Carmen, la maestra morta a Brescia: il fidanzato è indagato, ma non si trova

Ci sono novità sulla morte di Carmela Girasole, per tutti Carmen, la maestra deceduta a Brescia a causa di un aneurisma cerebrale.

Si cerca di fare piena luce sulla morte di Carmela Girasole, insegnante di 45 anni originaria della provincia di Matera e residente a Brescia: la donna, nota a tutti come Carmen, è morta in ospedale a causa di un aneurisma, ma dallo stesso nosocomio è arrivata una segnalazione, che ha spinto gli inquirenti a vederci chiaro su quello che potrebbe essere avvenuto.

carmen girasole
La morte di Carmen Girasole (Agenews.it)

Adesso dunque, il decesso della donna è al centro di un’inchiesta aperta dalla Procura di Brescia per fare chiarezza sulle circostanze che hanno portato alla degenerazione del quadro clinico e quindi alla morte. Non è da escludere, sostengono gli inquirenti, che il decesso di Carmen possa essere riconducibile a episodi di violenza subiti in precedenza.

L’inchiesta sulla morte di Carmen Girasole: episodi di violenza pregressa dietro il malore?

Anche come atto dovuto, in attesa del responso degli esami autoptici, che da prassi arriva entro 90 giorni, è stato ora indagato per omicidio preterintenzionale il fidanzato attuale di Carmen Girasole, un tunisino di 26 anni, che però è adesso irreperibile alle forze dell’ordine. L’autopsia sul corpo della donna è stata disposta per verificare la presenza di eventuali lesioni o traumi.

maestra morta
La maestra morta a Brescia (Agenews.it)

La tesi investigativa è che queste lesioni o traumi potrebbero aver aggravato il quadro clinico della donna e che ci sia una correlazione con l’aneurisma che ne è scaturito. Si tratta chiaramente di ipotesi, che nascono però dalla segnalazione dell’ospedale, secondo cui Carmen Girasole era stata più volte in pronto soccorso nei mesi precedenti, lamentando forti emicranie.

In un caso specifico, la maestra lucana trapiantata a Brescia aveva riferito di essere caduta dalle scale. La segnalazione dell’ospedale è ora al vaglio degli inquirenti, che sospettano si possano nascondere episodi di violenza domestica mai denunciati ufficialmente. Anche se non esistono denunce formali, ci sarebbero testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine a rafforzare la tesi degli inquirenti.

Sospetto femminicidio di Carmen Girasole

Insomma, la tesi è che la relazione tra Carmen e il suo fidanzato di quasi vent’anni più giovane possa essere stata segnata da eccessi legati all’uso di alcol e droga, nonché da episodi di aggressioni fisiche. Peraltro, il 26enne, che ora avrebbe fatto perdere le sue tracce, risulterebbe irregolare in Italia e con precedenti per spaccio di droga. Dall’altra parte, c’è la testimonianza di una collega di Carmen Girasole.

Un’altra maestra, infatti, ha parlato del rapporto nella coppia e ha spiegato in particolare che la collega, già prima di conoscere il tunisino, era stata in ospedale, consigliata dal medico curante, a causa delle forti emicranie. Al momento, l’autopsia ha confermato che la causa della morte è stata un aneurisma, ma appunto le indagini proseguono per chiarire se vi siano stati eventi esterni, come percosse appunto.

La casa in cui Carmen Girasole viveva con il compagno è stata già restituita alla proprietaria, mentre i familiari della maestra – che hanno perso di recente un’altra figlia a causa di una grave malattia – chiedono che venga fatta piena luce. Come dimostra il femminicidio di Maria Campai, la violenza sulle donne – purtroppo – assume contorni di volta in volta più sconcertanti, e nulla mai deve essere lasciato al caso nelle indagini.

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