Con la riforma scolastica migliaia di studenti sono a rischio bocciatura: ecco che cosa è cambiato a proposito del voto in condotta.
La riforma scolastica approvata rivoluzionerà anche la situazione finora nota del voto in condotta. Le conseguenze della votazione ricevuta per il comportamento influiranno sull’andamento generale dell’alunno. Con l’approvazione della riforma in via definitiva, è tempo di interrogarsi circa la sua attuazione.
L’introduzione delle nuove norme sul voto in condotta implica la necessità di una modifica al regolamento sulla valutazione. A dover subire modifiche sarà il DPR n. 122/2009. Mentre per il ritorno ai giudizi sintetici nella scuola primaria sarà sufficiente un’ordinanza ministeriale, per modificare il decreto i tempi saranno più lunghi. Le norme potrebbero quindi non essere applicate da quest’anno scolastico in corso ma dal successivo.
Il DPR n. 122/2009 attualmente in vigore dovrà essere modificato. Tale modifica richiede tempo, rendendo difficile l’applicazione delle nuove disposizioni già a partire dall’anno scolastico in corso. La normativa va a cambiare soprattutto le regole del voto di condotta. Dal momento che la valutazione del comportamento è riferita all’intero anno scolastico ma viene fornita anche al primo quadrimestre, la modifica del regolamento dovrebbe avvenire entro la fine del 2024. Difficile, però, che possa essere rispettata tale tempistica.
Per quanto riguarda, invece, i giudizi sintetici alla scuola primaria, la situazione è diversa. Il cambiamento della modalità di valutazione può avvenire con la semplice emanazione di un’ordinanza ministeriale. Già a partire dall’anno scolastico 2024/2025 potrebbe dunque essere messa in prativa la nuova norma. L’ordinanza dovrebbe essere pubblicata entro i primi di gennaio 2025.
In tal modo le scuole avranno il tempo per adeguarsi per la valutazione intermedia di febbraio. Se ciò non dovesse avvenire, il nuovo metodo di valutazione verrà applicato a partire dal prossimo anno scolastico.
Il testo del documento approvato dalla Camera in data 17 aprile 2024, risultante dallo stralcio disposto dal Presidente del Senato ai sensi dell’articolo 126-bis del Regolamento, dell’articolo 3 del disegno di legge n. 924, è stato presentato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara. Tra i cambiamenti principali al testo del regolamento assumo importanza saltano la bocciatura con il 5 in condotta e la comminazione di multe particolarmente ingenti per chi offende il personale scolastico.
Il Disegno di Legge sulla valutazione degli studenti è stato approvato dalla Camera con 154 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astenuti. Il provvedimento, già approvato dal Senato, è così diventato legge. Secondo la riforma, la votazione nella scuola secondaria verrà riportata alla vecchia valutazione in decimi, sia per le verifiche periodiche che per la valutazione finale degli apprendimenti.
Maggiore peso assumerà, poi, la votazione in condotta, influendo sulla bocciatura. Il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico, spettante sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale, potrà essere attribuito solo se il voto di comportamento sarà pari o superiore a nove decimi. L’insufficienza determinerà la non ammissione all’anno successivo, mentre la sufficienza implicherà il venire rimandati a settembre.
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