Eleganza in campo e tenacia nella vita, Lea Pericoli ha lasciato un segno indelebile nello sport italiano: si è spenta a 89 anni.
Era la signora del tennis, ultimo baluardo di un mondo delle racchette che così come l’aveva conosciuto lei forse non esiste più: Lea Pericoli, figura indimenticabile del tennis italiano, ci ha lasciati a 89 anni. Una donna che ha segnato profondamente lo sport non solo con la sua abilità sul campo, ma anche con l’eleganza e la forza interiore che l’hanno resa una vera icona.
Contestualmente, la sua vita è stata un viaggio tra successi sportivi e lotte personali, sempre affrontate con coraggio e dignità. Milanese classe 1935, oggi sui social network cita una sua frase emblematica: “Il tennis mi ha dato tutto, tranne il denaro”. Dopo l’infanzia trascorsa in Africa, ad Addis Abeba, dove il padre, imprenditore, le regalò la sua prima racchetta, torna in Italia con la famiglia.
La leggendaria carriera di Lea Pericoli
Ma Lea Pericoli da quella racchetta non si è staccata mai più, divenendo un’icona di questo sport fino a trasformarsi in leggenda. Il tennis divenne ben più che un semplice passatempo: si trasformò in una vera carriera, che la portò a essere la numero uno in Italia per 14 anni consecutivi, dal 1959 al 1976. Prima di Sandra Cecchini, Silvia Farina Elia, Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, c’è stata Lea Pericoli.
Un modello e un esempio da seguire per tutto il movimento tennistico femminile italiano, a partire da chi attualmente è considerata la migliore nel panorama azzurro, ovvero Jasmine Paolini. Sul campo, Lea Pericoli era una campionessa. Ha vinto 27 titoli italiani tra singolare, doppio e doppio misto, un record che ancora oggi la colloca tra i più grandi atleti dello sport azzurro.
Cosa ha fatto la tennista dopo il ritiro
Abbandonato il mondo del tennis agonistico, si dedicò al giornalismo sportivo, diventando la prima donna in Italia a commentare una partita di tennis in televisione, su Telemontecarlo, e scrivendo per “Il Giornale”, sotto l’ala di Indro Montanelli. La sua carriera giornalistica dimostrò una volta di più la sua versatilità e la sua innata eleganza, che sapeva coniugare con una grande competenza tecnica.
Fino a quanto infatti la salute glielo ha permesso, Lea Pericoli non ha mai lasciato sguarnita la sua postazione di commentatrice tecnica nel mondo del tennis. Mai perse la sua naturalezza, tanto sul campo quanto nella vita. Famosa per i suoi abiti di gara, disegnati dallo stilista Ted Tinling ed esposti nel prestigioso Victoria and Albert Museum di Londra, Lea portava in campo tenute che erano un vero e proprio inno alla grazia.
La battaglia contro la malattia
La vita di Lea Pericoli è stata segnata da una battaglia personale: la lotta contro il cancro. Nel 1973, un carcinoma uterino colpì la campionessa, ma la tennista non si arrese. Affrontò la malattia con determinazione e coraggio, diventando la prima donna a prestare il suo volto per una campagna della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, un impegno che mantenne fino alla fine della sua vita.
Nel 1992, il tumore è tornato colpendola stavolta al seno, ma anche in quell’occasione trovò la forza di reagire e di non lasciarsi abbattere. Tutto senza sfogarsi, ma mantenendo la sua eleganza che l’ha sempre contraddistinta: “Non sono una donna coraggiosa,” disse una volta in un’intervista e per il suo essere Gianni Clerici la soprannominò “La Divina”.
L’unico amore di Lea Pericoli per il marito e la vita privata
La sua vita privata, a differenza della sua carriera pubblica, rimase sempre lontana dai riflettori: nel 1964 sposò il designer Tito Fontana dal 1964 e la coppia non ebbe figli. Nonostante fosse un personaggio pubblico, Lea Pericoli fece una scelta che ancora oggi viene lodata: scelse di vivere la sua vita personale con discrezione e riservatezza.
Il suo legame con lo sport, però, non si è mai spezzato: anche dopo il ritiro, si dedicò al golf e continuò – come già sottolineato – a seguire con passione il mondo del tennis. Per chiunque abbia avuto il privilegio di vederla giocare o ascoltare i suoi commenti, Lea Pericoli non è stata sicuramente solo la campionessa che ha sdoganato il tennis in Italia, ma un vero esempio da seguire che oggi salutiamo per l’ultima volta.