In un piccolo comune della Lucania, odierna Basilicata, è sepolto l’erede di Dracula: il mistero, tra storia e leggenda.
«In questo luogo soggiornò negli anni 1431-1435 Vlad Dracul». Così si legge nell’epigrafe posta su un edificio di Acerenza, in provincia di Matera. Il piccolo Comune lucano ospitò proprio il leggendario conte Vlad “Tepes” Hagyak III, meglio conosciuto come Dracula. Nella cattedrale del Paese è oggi sepolto uno dei discendenti del temibile conte.
Nella Cattedrale di Acerenza, in provincia di Matera (perfetta da visitare nelle Giornate Europee del Patrimonio) in Basilicata, sono presenti numerose targhe ed epigrafi attestanti la presenza, nel Quattrocento, del conte Dracula. Svariati sono i simboli e lo stemma delle famiglia di Dracula. Questo piccolo borgo della Basilicata è perfetto da visitare a Halloween.
La Lucania è una regione storica dell’Italia, corrispondente al territorio delle genti italiche di lingua osca denominate Lucani che qui si stanziarono a partire dal V secolo a.C. La regione comprendeva quasi tutta l’odierna Basilicata, con l’esclusione della zona settentrionale del Vulture-Melfese e della zona più nord-orientale oltre il fiume Bradano dove si trova Matera. In questa regione dalle antiche origini, culture e tradizioni si sono stratificate in secoli di storia.
Racconti, leggende e castelli, rappresentano il patrimonio culturale e storico di una regione come la Basilicata. Tra i luoghi più magici si può annoverare il Comune di Acerenza. Questo luogo è perfetto da visitare nelle settimane di ottobre: non solo i colori autunnali valorizzano il paesaggio, ma il clima “Halloween” rende ancora più piacevole visitare il Paese del Vampiro per eccellenza: Dracula.
Acerenza, borgo a poco meno di 900 metri sul livello del mare in provincia di Potenza, intreccia la sua storia passata con quella del conte Vlad “Tepes” Hagyak III, meglio conosciuto come Dracula. La Cattedrale, costruita sui resti di un antico tempio dedicato ad Ercole, è ricca di simboli e riferimenti esoterici, tombe e statue che rimandano al mondo dei mostri e dei vampiri. Nella cripta sono numerosi i riferimenti ai vampiri e alla patria del conte Vlad, la Romania.
Secondo la tradizione, ad Acerenza non solo soggiornò il conte Vlad ma giunse anche la figlia di Dracula, Maria Zaleska Balsa, fatta fuggire in Italia dal padre prima dell’arrivo dei Turchi. Maria Zaleska, sposatasi con il conte Giacomo Alfonso Ferrillo, fece restaurare tra il 1520 e il 1524 la Cattedrale di Acerenza. All’ingresso della Chiesa è presente l’effigie del Dragone sovrastante lo stemma della famiglia Dracula. Nella cripta sono raffigurati S. Andrea, patrono della Romania, e Santa Marina di Antiochia vittoriosi su un dragone. Nella raffigurazione di una testa barbuta, alcuni studiosi identificano il volto di Vlad. Numerose le epigrafi dedicate a Maria Balsa (figlia del conte) e al marito Giacomo Ferrillo. In un bassorilievo su una delle colonne è raffigurato il demone Lilith, che nella simbologia biblica ebraica rappresenta il primo vampiro della storia.
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