L’attore Sebastiano Somma è stato in anni anche recenti uno dei più presenti nella fiction, poi è stato di fatto “estromesso”: si è però preso una bella rivincita.
Vi ricordate dell’attore Sebastiano Somma? Nato a Castellammare di Stabia e cresciuto a Napoli, l’attore inizia la sua carriera in una compagnia teatrale amatoriale. Si trasferisce a Roma a 22 anni, dove studia recitazione e lavora in teatro, cinema e televisione. Il suo sdoganamento nel mondo del cinema è con il ruolo di Tony, nel film “Un jeans e una maglietta”, con Nino D’Angelo, ispirato a un brano dello stesso cantante.
In televisione, raggiunge il successo con la serie “Sospetti” e lavora in produzioni come “Un caso di coscienza”. Dal cinema, si allontana a fine anni Ottanta, non lasciando certo un gran segno: lo ricordiamo ad esempio in “Ciao ma’…”, un musicarello che racconta di un tour di Vasco Rossi di fine anni Ottanta, e diretto da registi come Carlo Vanzina, Dario Argento e Sergio Corbucci.
Che fine ha fatto Sebastiano Somma
La televisione l’ha lasciata dopo la serie “Un caso di coscienza”, il cui ultimo episodio risale al 2013, tornando davvero molto sporadicamente, ad esempio nel 2020 con la miniserie “Come una madre” e quest’anno con un piccolo ruolo in “Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia”. Al cinema, invece, è stato diretto lo scorso anno da Alessandro Siani in “Succede anche nelle migliori famiglie”.
Sposato con Morgana Forcella, la coppia ha una figlia e soprattutto condividono la passione per il teatro: del resto, Sebastiano Somma sul palcoscenico è stato diretto e ha lavorato con attori e registi del calibro di Gigi Proietti e Giorgio Albertazzi. Grazie alla moglie, invece, si sta prendendo una grande rivincita, portando a teatro lo spettacolo “Vi presento Matilde Neruda”.
Sul palcoscenico Sebastiano Somma è Pablo Neruda
Interpretato appunto da Sebastiano Somma insieme a Morgana Forcella, lo spettacolo rende omaggio al poeta cileno Pablo Neruda e alla sua relazione con Matilde Urrutia, che ispirò molte delle sue opere. Scritto da Liberato Santarpino e diretto dallo stesso Somma, il reading alterna poesie di Neruda, lettere tra la coppia, brani di tango di Astor Piazzolla e coreografie emozionanti.
La rappresentazione esplora sia l’amore tra Neruda e Matilde, sia il loro dolore e l’impegno civile del poeta contro la dittatura cilena: chi lo ha visto, è rimasto senza dubbio impressionato dalla bellezza e dalla poesia che costituiscono l’intero spettacolo portato in scena da Sebastiano Somma e dalla moglie, attrice proprio come lui, appunto.
Due momenti particolarmente toccanti sono il racconto dell’aborto di Matilde e la potente invettiva politica di Neruda: la coppia, dunque, è riuscita a catalizzare l’attenzione dello spettatore su uno dei grandi poeti del Novecento, costretto all’esilio dalla dittatura cilena e il cui personaggio ha ispirato negli ultimi 50 anni anche altri scrittori, attori e registi.