Novità interessanti riguardo alle pensioni: ecco che cosa è stato deciso dal Governo in merito e che cosa sta per cambiare.
Novità in arrivo per le pensioni di vecchiaia. Il Governo sta valutando un nuovo aumento per le pensioni minime, già oggetto nello scorso anno di un intervento simile. Il piano del governo prevede, oltre agli aumenti delle pensioni minime, anche il mini-bonus.
Il Governo sta studiando un intervento per portare la pensione minima a 621 euro, dopo il rialzo del 2,7% del 2024 che aveva portato la pensione a 614,77 euro. Questo aumento andrebbe a sommarsi agli adeguamenti dei trattamenti all’inflazione. A ciò si aggiunge poi il mini-bonus.
Che cosa si sta valutando a proposito delle pensioni di anzianità, dagli aumenti ai mini-bonus
Il partito Forza Italia si è posto come obiettivo quello di portare le pensioni minime a mille euro entro la fine della legislatura. L’importo di mille euro mensili è già stato approvato lo scorso inverno dalla Provincia autonoma di Bolzano. Il Consiglio provinciale di Bolzano, con l’approvazione della mozione presentata dai consiglieri Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) e Ulli Mair (Freiheitlichen), ha autorizzato l’aumento delle pensioni minime a 1000 euro estendendo la platea dei beneficiari.
L’intenzione della maggioranza relativamente ai requisiti per la pensione è quella di confermare le misure già esistenti di Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 103. Per limitare i costi della spesa pensionistica, il Governo sta valutando se incentivare i lavoratori del privato a lasciare il lavoro dopo i 67 anni, concedendo a chi non va in pensione un piccolo bonus. La maggioranza dovrà, inoltre, prendere una decisione sulla rivalutazione degli assegni dovuta all’inflazione. Se non verrà attuato alcun intervento, si tornerà al meccanismo a tre scaglioni IRPEF, più vantaggioso rispetto a quello introdotto lo scorso anno che penalizza i redditi più alti. Gli aumenti saranno comunque marginali: con un tasso di inflazione dell’1,6% e una pensione di 1.000 euro netti, l’aumento sarebbe di 16 in più al mese.
Pensioni di anzianità, che cosa ha stabilito la Legge di Bilancio 2024
Con la Legge di Bilancio 2024 sono stati confermati i requisiti per le pensioni di vecchiaia a tutti i lavoratori. Le novità si riferiscono sia ai lavoratori dipendenti sia a quelli autonomi. La pensione sarà subordinata al raggiungimento di un’età minima di sessantasette anni congiuntamente a un requisito contributivo di almeno venti anni.
La riforma fiscale, con la revisione delle Aliquote Irpef 2024, ha ricevuto l’approvazione del Consiglio dei ministri in data 28 dicembre 2023. La Manovra 2024 ha attuato, a partire dallo scorso marzo, la prima fase della riforma fiscale. Questa riforma ha visto il passaggio dell’IRPEF a tre aliquote e tre scaglioni di reddito.
Sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, è stato spiegato come non ci siano stati cambiamenti nelle tempistiche per l’erogazione di un eventuale rimborso Irpef in busta paga e sulla pensione. Le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono. Nel mese di ottobre, gli importi sul cedolino delle pensioni potrebbero essere variati per il recupero delle addizionali.