Una giovane vita strappata all’età di soli 28 anni: il comune di Caldarola piange la scomparsa di Giorgia Mercorelli.
Morire a 28 anni è la più grossa contraddizione che la vita possa riservare ad una persona. Uno scherzo del destino dinanzi al quale si può fare davvero poco, se non riflettere su quanto sia importante godere a pieno di ogni più piccolo spiraglio d’esistenza che ci viene concesso.
Lo sa bene la comunità di Caldarola, comune della provincia di Macerata, nelle Marche, che nelle scorse ore ha appreso la notizia della tragica scomparsa di una compaesana.
Lei era Giorgia Mercorelli. Laureata in Architettura all’Università di Pescara, amata da tutti, e soprattutto neosposa. Con il fidanzato Ettore, la 28enne era convolata a nozze lo scorso 10 agosto. Una gioia talmente grande che, anche se per brevi, illusorie settimane, sembrava in grado di sconfiggere persino il pensiero della malattia.
Stava combattendo da tempo contro una temibile malattia, ma non aveva alcuna intenzione di mollare. Il matrimonio celebrato lo scorso 10 agosto ne era stato una prova lampante.
E invece, per Giorgia Mercorelli, il male ha avuto il sopravvento su quella che avrebbe dovuto essere una vita lunga e piena di gioia. Nelle scorse ore, la comunità di Caldarola – comune del Maceratese dove la 28enne risiedeva – ha appreso della scomparsa della compaesana per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Anche gli abitanti di Serrapetrona, paesino vicino a Caldarola, hanno voluto far arrivare un sentito abbraccio alla famiglia di Giorgia. È proprio qui, infatti, che Giuliana, mamma della giovane scomparsa, esercitava la professione di direttrice amministrativa dell’Edilcasa Caccamo, azienda a conduzione familiare.
“Per la nostra realtà oggi è un triste giorno – scrive la ditta in un post pubblicato di recente -. Il cielo ha accolto un angelo troppo presto. Il tuo sorriso e la tua luce rimarranno per sempre con noi”.
La 28enne, che in paese era conosciuta e amata da tutti, lascia gli adorati genitori Giuseppe e Giuliana, il marito Ettore e il fratello Paolo. Per salutarla, la comunità di Caldarola si riunirà domani alle 16, presso la chiesa del Beato Francesco a Caldarola, per i funerali della giovane.
Una storia letteralmente agli antipodi, quella di Lavinia Simona Ailoaiei, in quanto la morte della giovane moldava, avvenuta nel settembre 2013, venne decisa dall’insospettabile ragioniere Andrea Pizzocolo, uomo nel quale la sfortunata incappò dopo essere finita in un giro di prostituzione.
Per certi versi, però, il destino delle due donne appare simile. Entrambe, infatti, sono morte proprio mentre si apprestavano a vivere gli anni più belli della loro vita: Lavinia, appena 18enne, a causa di un assassino spietato; Giorgia per via di un male che non le ha lasciato scampo.
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