Sono passati più di 10 anni dall’incidente di Michael Schumacher ma le sue condizioni di salute non gli lasciano scampo.
Dopo aver trascorso anni su macchine di Formula 1 che arrivavano a sfiorare anche i 300 chilometri orari, il destino del 7 volte campione Michael Schumacher è cambiato totalmente il 29 dicembre 2013, dopo un incidente sugli sci a Meribel, sulle Alpi francesi. Sono passati più di 10 anni da quella data, che ha segnato il campione, i suoi cari e tutto il mondo modificando per sempre il suo destino.
All’epoca, infatti, Schumacher ha riportato delle gravi lesioni cerebrali ed è finito in coma. Poi è stato sottoposto a due delicati interventi neurochirurgici e a una lunga riabilitazione, ma le notizie sulle sue condizioni di salute, da allora, sono sempre state pochissime. La sua famiglia, infatti, ha sempre mantenuto il massimo riserbo e molti hanno dato per scontato che Schumacher non se la passi affatto bene.
Schumacher al matrimonio della figlia: cosa significa questa apparizione pubblica
Proprio per questa ragione la prima apparizione pubblica del campione di Formula 1 dopo anni dall’incidente ha suscitato scalpore tra i media e ha riacceso la speranza che le sue condizioni di salute potessero essere migliorate. L’uomo ha infatti partecipato al matrimonio della figlia lo scorso fine settembre.
Agli invitati al matrimonio tra Ian Bethke e Gina Maria, figlia del campione e di sua moglie Corinna, però, è stato chiesto di consegnare i cellulari. Probabilmente per tutelare la privacy di tutti i presenti, compreso Schumi. Per questo le indiscrezioni e le informazioni trapelate dall’evento sono poche.
Sappiamo ad esempio che la cerimonia si è tenuta a Maiorca, in una villa acquistata dalla famiglia Schumacher direttamente dal presidente del Real Madrid Florentino Perez. Una location da sogno, dunque, di cui sono state raccolte ben poche immagini.
Il medico parla chiaro: “non penso che conduca una vita molto attiva”
E riguardo a Michael? Stando alle parole di Jussi Posti, responsabile di neurochirurgia e lesioni cerebrali traumatiche presso l’ospedale universitario di Turku in Finlandia, è improbabile che negli ultimi 10 anni sia cambiato qualcosa.
E anzi il medico ha anche dichiarato che solitamente i pazienti con lesioni così gravi recuperano quanto possibile nei primi 2 anni successivi agli incidenti. Per poi rimanere sostanzialmente stazionari in seguito. Non solo, il rischio è che l’infermità renda sempre più difficile la vita e la sopravvivenza di questi pazienti.
Molto spesso diventano debolissimi, il loro corpo si irrigidisce e diventa difficile anche spostarli dal letto. La presenza di Schumacher al matrimonio, dunque, potrebbe essere segno che quanto meno è stato possibile farlo arrivare alla location. Eppure Jussi Posti è stato lapidario: “non credo che conduca una vita molto attiva“, ha dichiarato. Spegnendo ancora una volta le speranze di chi aveva pensato a un recupero almeno parziale del campione di F1.