Si può andare in pensione con Ape Sociale o Quota 41, ma è importante rispettare le scadenze imposte. Vediamo quali sono.
Sono previste nuove scadenze entro le quali poter presentare le domande per il pensionamento anticipato tramite Ape Sociale e Quota 41 (riservata ai lavoratori precoci), con l’approvazione del ddl sul collegato Lavoro.
Per Quota 41 intendiamo la misura che consente l’accesso al trattamento pensionistico a persone con 41 anni di contributi indipendentemente dalla loro età anagrafica. Si tratta pertanto di un’alternativa alla classica pensione anticipata, la quale invece prevede 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Questa misura è riservata a quelli che denominiamo “lavoratori precoci”, nei quali rientrano tutte le persone che al compimento dei 19 anni di età avevano già 12 mesi di contributi versati. La giovane età che ha coinciso con l’inizio dell’attività lavorativa viene premiata con uno sconto sui contributi per andare in pensione.
Ancora, per rientrare in Quota 41 è necessario che almeno un contributo venga versato entro il 31 dicembre 1995, data che ha stabilito il passaggio dal sistema retributivo al contributo. Sia per rientrare in Quota 41 che in Ape Sociale, è importante anche che il lavoratore necessiti dello stato di maggior tutela: non è sufficiente essere lavoratori precoci, ma è obbligatorio anche appartenere ad una delle seguenti categorie:
In quanto all’Ape Sociale, invece, si tratta di un mezzo per andare in pensione in anticipo percependo una rendita che non rappresenta la pensione vera e propria. Quest’ultima scatterà nel momento in cui si raggiunge l’età pensionabile per vecchiaia, ossia 67 anni. L’Ape Sociale spetta per 12 mensilità l’anno e, come Quota 41, è riservata ai lavoratori in maggior tutela. Per accedervi, è necessario aver compiuto 63 anni e 6 mesi di età e aver maturato almeno 30 anni di contributi (36 nel caso dei gravosi).
Entrando più nei dettagli, vediamo equiparati i termini per richiedere l’accesso a queste due prestazioni e sono previste tre scadenze per entrambe. Tanto per Quota 41 quanto per l’Ape Sociale, va presentata la domanda entro il 31 marzo di ogni anno. In alternativa, è possibile presentarla entro il 15 luglio o non oltre il 30 novembre.
Ogni domanda potrà essere accolta solamente se ancora risultano disponibili le risorse finanziarie residue. Conviene, dunque, presentare domanda entro il 31 marzo, così da avere più possibilità di vedersi accettata la richiesta di pensione anticipata, qualora si appartenesse ad una delle categorie sopradescritte e si possedessero i requisiti giusti. Per ulteriori novità riguardo le pensioni, leggi qui quanto deciso dal governo Meloni.
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