Il capo non mi ha pagato lo stipendio. Posso smettere di andare a lavorare?

Cosa posso fare se il datore di lavoro non mi ha pagato lo stipendio? La legge è dalla mia parte se decido di non presentarmi e svolgere servizio?

Se l’azienda per la quale si lavora vive un periodo di difficoltà economiche, può capitare che chi detiene un ruolo di responsabilità non possa versare gli stipendi spettanti ai dipendenti. Ebbene, come possono reagire all’interno di questo scenario? Hanno la possibilità di non presentarsi sul luogo di lavoro o di rifiutarsi di prestare servizio senza correre alcun rischio?

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Cosa si può fare se il datore di lavoro non versa lo stipendio (Agenews.it)

Un contatto di lavoro subordinato si basa su delle regole specifiche. Da una parte, il dipendente mette a disposizione dell’azienda il proprio tempo, le proprie capacità ed energie, mentre dall’altra il datore di lavoro lo paga con uno stipendio in linea con la mansione svolta. Qualora una delle due parti dell’accordo non rispettasse i patti prestabiliti, quali reazioni sono consentite dalla legge? E’ possibile per la parte lesa smettere di adempiere ai propri doveri?

Cosa può fare il lavoratore se il datore non paga lo stipendio

Stando a quanto stabilito dall’articolo nr. 1460 del codice civile, entrambe le parti dell’accordo in un contratto con prestazioni corrispettive possono scegliere di smettere di adempiere ai propri doveri se l’altra viene meno, a meno che all’interno dello stesso contratto non siano specificati termini diversi. Tuttavia, è considerato illegittimo non rispettare i propri obblighi qualora la mancanza dall’altra parte possa considerarsi “lieve”. È il caso, ad esempio, di un ritardo di poco tempo nel pagamento dello stipendio.

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Si può smettere di lavorare se il capo non paga? (Agenews.it)

Alcune situazioni, invece, consentono al lavoratore di avvalersi del diritto eccezionale dell’inadempimento. Affinché questo possa essere possibile, deve sussistere una situazione di mancanza grave messa in atto dal datore di lavoro, come il non aver versato lo stipendio per più di due mensilità.

La giurisprudenza afferma che un lavoratore deve tollerare il ritardo senza compiere azioni che possano compromettere la produzione aziendale. L’inadempimento da parte del datore di lavoro, per giustificare quello del dipendente, deve essere tanto grave da compromettere l’equilibrio economico del contratto, rendendo dunque non esigibile la prestazione lavorativa.

Stipendio non pagato: si può smettere di lavorare?

Sostanzialmente, il rifiuto a svolgere la propria attività lavorativa deve basarsi su buona fede e correttezza. Sarà poi il giudice a valutare la gravità della situazione e approvare senza conseguenze la mancata prestazione lavorativa da parte del dipendente.

Questo significa che rifiutarsi di lavorare quando non si riceve lo stipendio è fattibile se a saltare sono almeno due mensilità, rendendo grave l’inadempimento. Pertanto, il lavoratore può legittimamente sospendere le sue prestazioni quando il denaro non viene corrisposto in maniera reiterata. In caso contrario, per il solo ritardo o mancato pagamento di una mensilità, l’inadempimento da parte del dipendente pò portare alla perdita del posto di lavoro o a delle conseguenze disciplinari.

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