Nel maggio 2012 un incendio doloso ha ucciso 6 bambini: oggi parla il nonno, contro la sua stessa figlia e il marito, complici negli omicidi.
Sono passati oltre 12 anni dalla morte di ben 6 bambini in un incendio scoppiato in una casa di Derby, nel quartiere di Allenton, in Inghilterra. Incendio doloso, appiccato dai genitori stessi di quei 6 bambini con la complicità di un terzo uomo. Si tratta di una delle vicende di cronaca nera più oscure del Regno Unito, ripercorsa all’interno di un documentario per Channel 5.
In un’intervista per il The Sun, inoltre, Jimmy Duffy ha riservato parole durissime alla sua stessa figlia, la quale ha orchestrato l’omicidio nel maggio del 2012. Jimmy Duffy, padre di Mairead, ha dichiarato di non aver più voluto avere niente a che fare con la figlia dopo la sentenza in tribunale, di non sapere neanche dove si trova e anzi di essere in disaccordo col fatto che ormai sia a piede libero.
“Avrebbero dovuto marcire in prigione per quello che hanno fatto“, ha infatti dichiarato. Ma cosa è successo quella infausta notte del 2012? Innanzitutto partiamo da Mick Philpott, l’artefice principale del piano nonché marito di Mairead Philpott. L’uomo era conosciuto da tutti come un arraffone sociale, il quale sfruttava i propri figli per ottenere sussidi pubblici.
Non a caso era padre di almeno 17 figli, avuti da donne diverse. Ma non solo, poiché molti nutrivano sospetti sul suo modo di trattare le donne, in particolare la moglie Mairead e la sua amante ufficiale Lisa Willis. La stessa Lisa che aveva cercato di scappare assieme ai suoi figli poco prima che l’orrido piano orchestrato da Mick, Mairead e il loro amico Mosley andasse a buon fine.
Andandosene di casa, infatti, Lisa avrebbe comportato delle perdite per Philpott, che invece aveva lavorato così “duramente” per ottenere i sussidi statali. I tre omicidi tentarono dunque di incastrare la povera Lisa e suo cognato Ian Cousins, che in effetti in un primo momento furono arrestati dalle autorità, ma poi rilasciati senza alcun capo di imputazione.
Al contrario dei 3 che invece avevano orchestrato il piano (cioè appiccare un incendio e poi salvare i bambini per ottenerne la custodia), uccidendo 6 bambini di età compresa tra i 13 e i 5 anni. A suscitare sospetti negli abitanti del posto, ma soprattutto nelle autorità, fu proprio il comportamento di Philpott. Tutti si sarebbero aspettati che fosse devastato dalla perdita di 6 figli. E invece l’uomo aveva cominciato a fare sfoggio di vestiti, soldi, recandosi al pub come se nulla fosse.
Per queste ragioni la polizia decise di indagare ulteriormente sull’incendio, scoprendo prove a carico di Philpott, sua moglie e Mosley nella camera d’albergo in cui si trovavano. I tre finirono a processo e dopo 8 settimane furono condannati. Philpott, in quanto artefice principale, all’ergastolo e minimo 15 anni di carcere. Mairead e Mosley a 17 anni ciascuno.
Verrebbe da chiedersi, dunque, come sia possibile che Mairead sia uscita di prigione già nel 2020. Suscitando indignazione nel nonno dei bambini e in tutti coloro che hanno seguito la vicenda da vicino.
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